Biagio Cosenza
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16 ottobre 2005

La stanza dei bottoni e i castelli di lego

Il modo di concepire le cose oggigiorno può essere ben riassunto con una famosa espressione del gergo informatico: "information hiding".
Sembra un paradosso: siamo nell'era dell'informazione, ovunque ed in ogni momento, in qualsiasi forma (e aggiungo, con qualsiasi qualità) e paradossalmene nell'era dell'"information hiding".

Tante informazioni... ma solo quelle superficiali. Non importa il dettaglio, le sottigliezze. Non badiamo più alla qualità di tali informazioni, né al contenuto.

Pensiamo un attimo alla romanzata figura del programmatore.
Non è più quella di un tempo, dello smanettone e cervellone che sa fare di tutto con il pc. Non è più il "programmatore/analista" (...ma si userà ancora?) esperto di matematica e formidabile in algoritmica.
No. Non serve.

Adesso va di moda il programmatore/operatore. La nuova moda in programmazione si chiama "programmazione come sequenza di click".
"Come si fa quella cosa?"
"Guarda è semplice! Basta usare questo programma qui, 2 click li per fare quello, altri 2 li per fare questo, e uno li per completare".

Non serve più neanche la tastiera, solo il mouse! Insomma un operatore alla Homer Simpson, seduto davanti alla stanza dei bottoni: a destra bottone per fare quello, a sinistra quello per la creazione guidata per fare quell'altra cosa, ... insomma la logica del basta che funzioni.

Nell'epoca del copia&incolla non solo si è persa l'originalità di un tempo, ma anche quella morbosa curiosità che faceva "diverso" l'informatico.
Manca quella curiosità che identifica i primi hacker (che in italiano andrebbe in realtà tradotto con il termine "smanettone")... quelli di un tempo, quelli veri!

Forse sono esagerato, ma divido il nostro mondo in due:
  • quelle che premono i bottoni
  • quelli che i bottoni gli smontano

I primi sono gli operatori. Il suo profilo standard è quello di uno che usa solo sw di alto livello, tool grafici, (praticamente tutti Microsoft), è un entusiasta di Bill Gates e programma prevalentemente in Visual Basic (anzi, programma in Visual Studio). Credo che Visual Studio sia un ottimo strumento, ma diamine, non stiamo forse esagerando. Rischiamo di arrivare ad un punto in cui chi usa questi strumenti non conosce neanche cosa faccia (...in fondo credo che ci siamo già arrivati).

Gli altri invece incarnano la curiosità morbosa degli hacker di un tempo. Provano, formattono, modificano, scassano. E poi provano, provano e provano ancora.

E' la categoria di chi giocava con i lego da piccolo sognando di costruire castelli.
Quella di chi ha letto più volte la scritta "kernel panic".
O quella di chi ha scritto il suo proprio worms (il giochino) in una settimana (o in una nottata).

Ecco la vera differenza. Da un lato la stanza dei bottoni, dall'altro castelli di lego: fantastici, enormi, colossali castelli di lego.

Che bei castelli che costruivo da piccolo, con i lego...

1 Comments:

At 29 dicembre, 2005, Anonymous Anonimo said...

Buona notte QM, non potevamo far altro che augurarti un gran successo mediatico da parte dell'azienda Bacco's Winery..

Cordialmente la saluto

 

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